venerdì 6 gennaio 2012

Scuola...

Francesco ha avuto un momento così così con la scuola (in realtà con l'asilo).
In quel momento, tutte le cose che valevano poco o che non gli piacevano erano, al maschile "scuolo". Il pantalone era "scuolo", l'astuccio era "scuolo", quindi non valeva la pena di metterli o di usarli, rispettivamente.
Se facevamo finta di non capire, lo ripeteva come una cantilena: "E' scuo-looo!".
Poi, come capita a volte per qualche incontro fortunato, le cose si sono aggiustate, ed ora Francesco va contento a scuola (quasi sempre, diciamo, ed in ogni modo non certo come prima: si sente parte di un sistema, in ogni modo; senso di appartenenza, credo si dica. Prima si sentiva solo).
Se qualcosa non gli piace, non dice più che è "scuolo". Non gli piace e basta.
(Ora mi sta venendo in mente quanto è stato "scuolo" il mio liceo...ma io non c'entro).

1 commento:

  1. Francesco mi sta enormemente simpatico. Anche andare a lavorare è terribilmente "scuolo". E i piatti da lavare? Scuolissimi. :)

    RispondiElimina