domenica 7 agosto 2011

Piccoli dentisti

Francesco è rimasto impressionato da una recente visita dal dentista (per Lucia in realtà) e negli ultimi tempi capita spesso che ci dica: "Apri la bocca", poi toccando come fanno i dentisti con lo specillo il dente alla base per saggiarne la solidità (ma lui lo fa col dito), ci dice: "Qui c'è un dente...", tipico inizio di una frase che suggerisce qualche guaio (anche economico).
Ma Francesco non prosegue, e anzi conclude col consiglio: "Ti devi lavare i denti". Cosa che è sempre utile ricordarsi, specie a quest'ora, che sto per coricarmi.

mercoledì 13 luglio 2011

Winnie the Pooh

In una delle ultime avventure di Winnie the Pooh, che ho trovato alle Poste e ho comprato a Francesco, dato che c'erano 80 persone in fila davanti a noi, siccome Winnie è un peluche (anche se spesso ce lo dimentichiamo) ed è pure grassottello per eccessivo consumo di miele, ad un certo punto fa un movimento brusco e, con grande stupore degli amici presenti, si scuce sul davanti.
Commento di Francesco: "Oh, Winnie col pisellotto!".
Notare bene che i pisellini sono invece quelli che si mangiano: Francesco è preciso.

domenica 10 luglio 2011

Canzoni e udito...

Sono tutt'altro che un esperto di musica leggera, rock, pop e quant'altro. Quel che mi arriva, ci arriva soltanto di rimbalzo e un po' deformato.
Ogni tanto chiedo a Lucia chi è questo o quell'altro che passa alla radio, come l'altro giorno. Lei mi risponde "Katy Perry". Io ho capito "Che ti perdi!" e ho replicato "Non so...", che è poi la verità.
Dopo i chiarimenti, dovuti alla mia evidente sordità, le ho raccontato che questo fatto di non capire cantanti e canzoni alla radio e altro è roba vecchia, insomma non dipende (solo) dalla mia età che avanza. Quand'ero ragazzo, più o meno dell'età che ha lei ora, era di moda Demis Roussos, che cantava "Profeta non sarò". La prima volta che annunciarono questa canzone alla radio, ero un po' distratto e avevo capito "Profiteroles", che avevo ritenuto subito una canzone interessante...

lunedì 4 luglio 2011

Bilingual boys and girls...

L'altro giorno in viaggio verso Roma: Francesco, dopo essersi agitato come un uccellino all'arrivo del treno,
si accomoda con noi, ed inizia a parlare un po' in italiano un po' in inglese, si vede che è contento.
Ripenso a questi anni, alle tante difficoltà, all'asma e sono contento che in fondo almeno il bilinguismo siamo riusciti a salvarlo (per lui, non per noi).
Quante ce ne hanno dette contro in questi anni, dalle maestre ad altre persone meno qualificate, ma sempre sicure e supponenti. Quanta invidia (non so bene invidia di che).
Ho sempre più il presentimento che ce ne andremo. Questo non è il nostro paese (forse non lo è mai stato).
O forse resteremo, ma oggi è così difficile dirlo. Aspettiamo.

venerdì 1 luglio 2011

Il fulmine dell'Agnese

Piove e tuona, il tipico temporale estivo dopo un tenore di umidità vicino al 100%. Non mi piacciono i temporali, in effetti mi fanno paura (anche gli adulti hanno paura...). Quando ero ragazzo, trascorrevo spesso il periodo intorno a Ferragosto da mia nonna sul Lago Maggiore e qualche volta, tipicamente al pomeriggio, veniva giù il finimondo in pochi minuti. Lo vedevamo arrivare dal lago, che si intravedeva dalla finestra del salotto, e chiudevamo tutte le finestre e le persiane, che avevano i fermi a soldatino (soldatini tutti diversi, cosa che mi intrigava parecchio, perché non erano poche, ora che ci penso). Questo durava almeno un dieci minuti (fare il giro della casa per chiudere), poi lasciavamo la luce accesa soltanto nel tinello e ci sedevamo, io e lei, su due poltrone in angoli diversi. Il tinello non aveva finestre, il che voleva dire che ci si sentiva protetti, d'altro canto però non si vedevano i lampi e l'abbattersi del tuono ti sorprendeva. A volte era veramente forte, da sobbalzare, e mia nonna diceva invariabilmente: "E' caduto dall'Agnese", voleva dire il fulmine. Agnese era la vicina, non chiesi mai alla nonna se fosse perché noi il parafulmine non ce l'avevamo (non era proprio una casa nuova, era una parte d'un convento ristrutturata un secolo prima). Meglio non averlo chiesto. E nel tinello mia nonna mi raccontava tante cose antiche e nuove, alcune delle quali ricordo ancora e magari un giorno scriverò.

martedì 28 giugno 2011

Il calcio...

Sembra che sia un problema che Francesco non si interessi per ora granché di calcio.
Eugenia mi dice: "Tu non vedevi partite in TV all'età di Francesco?"
Eseguo una sottrazione, poi un'addizione, e replico: "Nel '68 c'erano pochissime partite in TV.
Un tempo la domenica sera di solito"
"Ora non siamo nel '68"
"Però avevo l'album delle figurine quell'anno, il primo, me l'aveva comprato mia zia. E sarà stato gennaio del '69"
Strada facendo, penso che non era gennaio, ma marzo-aprile, infatti non lo completai: la squadra meno incompleta, ricordo, era la Sampdoria, tredici figurine. Comunque, ce l'avevo.
Ora lei si rivolge a Francesco: "Ti piacciono le figurine?". Le risponde distrattamente, non so se i bambini oggi giocano con le figurine. "E le partite?" Francesco sorride e annuisce.
"Lo posso portare alla partita, tanto l'anno prossimo, Seconda Divisione, saremo io e lui soli, più o meno. Basta che non faccia troppo freddo allo stadio", poi, colto da un pensiero, le dico: "Però quello che gli interessa, Francesco lo conosce: i treni per esempio"
"Perché piacciono a te"
Mi sa che non se ne esce...

domenica 26 giugno 2011

Cars 2

Fino ad oggi Francesco pensava che al cinema vendessero i DVD e le cassette: in effetti, fino ad ora, non c'era ancora stato (quasi sei anni, voglio dire). Questo fa capire che non siamo esattamente dei cinéphiles. Mi veniva in mente anche un'altra cosa, che quando avevo l'età di Francesco, suppergiù, e al cinema ci andavo, la trama era assolutamente irrilevante. Non ricordo perché arrivavamo sempre prima: in ogni caso entravamo di solito circa a metà del secondo tempo, per cui vedevo il finale prima dell'inizio. Spesso erano film di Franco e Ciccio, quindi in buona sostanza raccolte di gag, perciò poco male. Se questo abbia influenzato il mio disinteresse attuale per il cinema (e per la trama), non so: probabilmente mi ha solidamente convinto del fatto che si potrebbero anche montare le scene al contrario, e il senso non cambierebbe (ammesso che un senso ci sia).

martedì 21 giugno 2011

Cuffie e guru

Oggi ho deciso, dato che sono mondiale o se preferite guru, che mi ci voleva una cuffia
col microfono seria, che durasse più della media delle altre.
Il ragazzo del negozio mi ha chiesto che cosa ci volevo fare.
"Skype" ho detto.
Mi ha guardato con una certa sofferenza: capisce il problema, si vede.
Quando sono tornato col mio acquisto, un metro cubo di plastica, due A4 di cartoncino, e due fili con gli orecchioni e un grande neo dentro, Lucia ha esclamato: "La cuffia del DJ".
A pensarci, Jovanotti è partito da DJ per diventare guru, hai visto mai che io stia facendo il tragitto contrario? :-)

lunedì 20 giugno 2011

Giovedì gnocchi!

Lo so che non è giovedì, ma oggi abbiamo avuto gnocchi lo stesso.
Ogni volta che mangiamo gli gnocchi, mi viene in mente un congresso
qualche anno fa a Kassel in Germania con un timido ed esitante congressista
che chiese ad un cuoco tedesco, con tanto di cappellone, davanti
ad una gigantesca pentola: "What is this?"
"Ghnocci" fu la risposta.
Ricordo ancora l'espressione di trionfo che ebbe nel dirlo.
Non erano male gli ghnocci, devo dire.