lunedì 4 luglio 2011

Bilingual boys and girls...

L'altro giorno in viaggio verso Roma: Francesco, dopo essersi agitato come un uccellino all'arrivo del treno,
si accomoda con noi, ed inizia a parlare un po' in italiano un po' in inglese, si vede che è contento.
Ripenso a questi anni, alle tante difficoltà, all'asma e sono contento che in fondo almeno il bilinguismo siamo riusciti a salvarlo (per lui, non per noi).
Quante ce ne hanno dette contro in questi anni, dalle maestre ad altre persone meno qualificate, ma sempre sicure e supponenti. Quanta invidia (non so bene invidia di che).
Ho sempre più il presentimento che ce ne andremo. Questo non è il nostro paese (forse non lo è mai stato).
O forse resteremo, ma oggi è così difficile dirlo. Aspettiamo.

1 commento:

  1. Vi hanno detto cosa, le maestre? Perchè gli lasciavate fare il language-minestrone? Ho letto da qualche parte che i bilingui hanno un'aspettativa di vita cerebrale molto superiore agli altri (cioè diventano stolidi più tardi).... i trilingui, poi....
    Me lo immagino il tuo Francesco contento che cinguetta in due lingue, tenerissimo. Io te l'ho detto, te lo ridico: GO. Per loro, anche o soprattutto per loro.
    Antonia

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